Bando RESTO AL SUD (Con novità 2020)
17 settembre 2020
Resto al Sud è l’incentivo che sostiene la nascita e lo sviluppo di nuove attività imprenditoriali o libero professionali nelle regioni del Mezzogiorno e nelle aree del Centro Italia colpite dai terremoti del 2016 e 2017.
Il progetto finanzia:
- attività produttive nei settori industria, artigianato, trasformazione dei prodotti agricoli, pesca e acquacoltura
- fornitura di servizi alle imprese e alle persone
- turismo
- attività libero professionali (sia in forma individuale che societaria)
Sono escluse le attività agricole e il commercio
Beneficiari
Per presentare la domanda è necessario essere in possesso dei seguenti requisiti:
- Età inferiore ai 46 anni (eccetto per coloro che vogliono avviare un’ attività in uno dei 24 comuni compresi nel cratere sismico del Centro Italia).
- Essere residenti in Abruzzo, Campania , Puglia, Sardegna, Sicilia o nei 116 comuni compresi nell’ area del cratere sismico del Centro Italia (Lazio, Marche, Umbria) oppure trasferire la residenza nelle suddette aree entro 60 giorni dall’ esito positivo dell’ istruttoria.
- Non avere un rapporto di lavoro a tempo indeterminato per tutta la durata del finanziamento.
- Non essere già titolari di altra attività di impresa in esercizio.
- Nei 12 mesi precedenti alla presentazione della domanda, chi pur titolare di partita IVA, non deve averla movimentata.
- Nei 12 mesi precedenti alla presentazione della domanda, chi pur titolare di partita IVA l’ ha movimentata ma per attività associata a un codice Ateco non identico fino alla terza cifra di classificazione.
Caratteristiche dell’ agevolazione
Resto al Sud copre fino al 100% delle spese, con un finanziamento massimo di 50 mila euro per ogni richiedente, che può arrivare fino a 200 mila euro nel caso di società composte da quattro soci.
Per le sole imprese esercitate in forma individuale, con un solo soggetto proponente, il finanziamento massimo è stato elevato a 60 mila euro.
L’ agevolazione prevista da Resto al Sud è articolata in tre strumenti:
- 50% di contributo a fondo perduto;
- 50% di finanziamento bancario garantito dal Fondo di Garanzia per le PMI. Gli interessi sono interamente a carico di Invitalia.
A supporto del fabbisogno circolante, è previsto un ulteriore contributo a fondo perduto pari a:
- 15 mila euro per le ditte individuali e le attività professionali svolte in forma individuale;
- Fino a un massimo di 40 mila euro per le società.
Spese ammissibili
Possono essere finanziate le seguenti spese:
- ristrutturazione o manutenzione straordinaria di beni immobili (massimo 30% del programma di spesa);
- macchinari, impianti e attrezzature nuovi;
- programmi informatici e servizi per le tecnologie, l’informazione e la telecomunicazione;
- spese di gestione (materie prime, materiali di consumo, utenze, canoni di locazione, canoni di leasing, garanzie assicurative) – massimo 20% del programma di spesa. Tali spese devono essere sostenute nel corso dei 24 mesi di durata massima del programma di investimento.
Non sono ammissibili le spese di progettazione e di promozione, le spese per le consulenze e quelle per il personale dipendente.
Lo Studio è a disposizone per richieste di chiarimento e/o approfondimento.
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